Ve l’avevamo promesso, serviva un’approfondimento, uno zoom sugli Stati Uniti, perché se c’è una cosa che gli Stati Uniti sanno fare bene è variare. 50 Stati, 50 modi diversi di regolamentare qualsiasi cosa, incluse le targhe automobilistiche. E il risultato? Alcune delle più belle, stravaganti e inspiegabili combinazioni di colori e grafiche mai stampate su metallo.In questo viaggio coast-to-coast, analizzeremo le migliori, le peggiori e le più assurde targhe statunitensi, cercando di capire chi ha davvero investito in un designer e chi ha chiesto aiuto al nipote con Paint.
1. Hawaii: L’icona Pop della segnaletica
Se c’è una targa che tutti conoscono è quella delle Hawaii. Uno sfondo bianco, un bellissimo arcobaleno pastello e caratteri neri ben leggibili. È così riconoscibile che sembra uscita da un manuale di branding: semplice, efficace e immediatamente associabile al luogo. Una targa che non è solo un pezzo di metallo, ma un souvenir visivo. Perfetta per chi vuole trasmettere un messaggio chiaro: “io vivo in paradiso, e tu no”.2. Alaska: Quando la fauna diventa protagonista
L’Alaska ha capito una cosa fondamentale: se devi mettere un’immagine sulla targa (e io mi chiedo, devi?), meglio puntare su qualcosa di iconico. E cos’è più iconico di un orso grizzly? Il design della targa dell’Alaska è un piccolo capolavoro di grafica selvaggia: sfondo giallo oro (in omaggio all’epoca della corsa all’oro), caratteri blu scuro e un orso fiero. Un ottimo esempio di come un design possa trasmettere l’identità di un territorio senza risultare pacchiano.3. Wyoming: Il cowboy che sfida la tipografia
Il Wyoming ha una delle targhe più distintive degli USA, grazie a un’illustrazione che sembra un vecchio manifesto del Far West. Un cowboy su un cavallo impennato, il celebre Bucking Horse and Rider, su uno sfondo che raffigura le montagne dello Stato. Fin qui tutto bene. Peccato che poi abbiano deciso di mettere numeri e lettere sopra il disegno, facendo così rabbrividire qualsiasi grafico nel mondo. Nel caso ci fosse qualcuno tra i lettori che non masticasse troppo di grafica, la prima regola è che ogni elemento importante, tipo numeri e lettere di una targa, dovrebbero essere leggibili.4. California: Il font che divide l’America
La California, lo Stato che ha dato i natali a Silicon Valley e Hollywood, ha scelto un approccio minimalista: sfondo bianco, caratteri blu, e una scritta rossa in corsivo che dice California. Semplice, pulito, immediatamente riconoscibile. Eppure, quel font sembra scritto a mano da un surfista distratto. Alcuni lo amano, altri lo odiano, ma una cosa è certa: è la perfetta rappresentazione dello stile di vita californiano. Casual, rilassato e un pò brillo.5. Florida: Il festival del kitsch
La targa della Florida è una lezione su cosa NON fare nel graphic design. Uno sfondo bianco con una gigantesca arancia nel mezzo, circondata da lettere verdi e arancioni che sembrano uscite da un volantino di un supermercato. A me proprio non piace. Un caos grafico che grida turismo, pensionati e umidità, insopportabile.6. New Mexico: Quando il minimalismo funziona
Il New Mexico ha fatto una scelta grafica audace: sfondo giallo acceso, caratteri rossi e un piccolo simbolo dello Zia Pueblo al centro. Il risultato è sorprendentemente bello, soprattutto se paragonato alle altre targhe del sud-ovest. Qui il designer ha capito che less is more, e invece di riempire la targa di immagini di cactus e cowboys, ha lasciato spazio a un’estetica pulita e distintiva. Un raro esempio di equilibrio tra simbolismo e leggibilità.7. Texas: più grande è meglio (Forse)
Il Texas non poteva avere una targa discreta. La loro è una dichiarazione di potenza visiva: una silhouette dello Stato con una stella, un cavaliere solitario e un cielo che sfuma dal blu al nero. È epica, imponente… forse un pò troppo. Ma d’altronde, siamo in Texas, il luogo dove il concetto di “sottotono” semplicemente non esiste.Menzione d’Onore: Le Targhe Personalizzate
Negli Stati Uniti puoi personalizzare la tua targa con quasi qualsiasi scritta (entro certi limiti di decenza e anche quelli sono discutibili). Questo ha portato alla nascita di vere e proprie perle dell’assurdo, come:IAMLATE (Sono in ritardo, perfetto per chi guida come un disperato)NO TAGS / MISSING / NONE / NULL (Indovina chi viene fermato ogni settimana dalla polizia?)HAV FUN (che dire?) / THE SPY (sarà di 007)EAT VEG / TRY WINEAlcuni Stati censurano le combinazioni più inappropriate, ma ciò non impedisce alle persone di trovare modi creativi per bypassare i divieti. Il risultato è una collezione di targhe che vanno dal geniale al ridicolo, rendendo ogni parcheggio un museo del sarcasmo automobilistico.Le targhe degli Stati Uniti sono un perfetto riflesso del Paese stesso: diversificate, un pò caotiche, a volte geniali e altre volte inspiegabili. Alcuni Stati hanno capito che il design è una forma di identità culturale, altri hanno semplicemente gettato su metallo tutto quello che gli veniva in mente. Ma è proprio questa varietà a renderle uniche.Quindi, la prossima volta che viaggiate negli USA, non guardate solo le auto, guardate le targhe. Potreste scoprire un piccolo capolavoro grafico. Oppure un disastro estetico. In entrambi i casi, sarà uno spettacolo.