Buon compleanno Fiat Panda

Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Pandinaaaaa, tanti auguri a te!Sono passati 43 anni dalla nascita di una delle automobili più iconiche di tutti i tempi: nel 1980, al salone dell’automobile di Ginevra, fu presentata la Fiat Panda.È l’automobile dei record:- leader del mercato delle city car in Europa con oltre 375 mila auto vendute ogni anno;- la prima utilitaria 4x4;- la prima utilitaria a vincere il titolo di “Auto dell’anno”, nel 2004.
Anche se la superutilitaria nata dalla matita di Giorgetto Giugiaro è alla terza generazione, la più iconica rimane quella del 1980. Sarà che nell’immaginario collettivo la Fiat Panda è l’automobile del nonno con il basco che si piazza davanti quando siamo in ritardo, sarà che il design dalle linee quadrate, gli ingombri contenuti e il tanto spazio interno l’hanno resa un’automobile riconoscibilissima ma la citycar di appena 700 Kg e dai costi di gestione davvero economici è l’auto dei nostri cuori.
Tutti amano la Panda, anche i vip. Tra i famosi c’è una categoria che ne va veramente matta: i calciatori! Quando giocava nell’Inter, Vidal ne ha comprata una verde acqua (lo stesso colore di quella di mia madre!!!) e dovendo poi andare via dalla squadra milanese era così triste di abbandonare la sua adorata Pandina che un suo ex compagno di squadra, Samir Handanovic, l’ha comprata. Il mistero è: come cavolo ci sta Handanovic nella Pandina verde acqua di Vidal?Un altro a non poter fare a meno della sua 4x4 è il Divin Codino. Ebbene sì, Roberto Baggio, il Pallone d’Oro 1993 guida con orgoglio una Panda 4x4 verde militare. Lo vediamo nel documentario Netflix Una semplice domanda, in cui Cattelan e Baggio si perdono tra i boschi proprio a bordo del mitico pandino.Visto che abbiamo citato Netflix, per par condicio segnaliamo che nel primo episodio della seconda stagione di Dinner Club, su Prime Video, Paola Cortellesi e Carlo Cracco si spostano con la Panda 4x4 per tutta la Sila. Non solo viaggiano sulla mitica Panda, ma ci dormono anche sopra, dentro una tenda montata sul tettuccio. Cracco dice che si dorme pure comodi, la Cortellesi ha un’idea diversa di comodità.
Le edizioni limitate e le collaborazioni messe sul mercato in questi 43 anni sono tantissime, dalla Sisley alla Val d’Isere, fino alla Italia ‘90 realizzata per celebrare i Mondiali di calcio ospitati a casa nostra. Questo particolare modello è caratterizzato dalla verniciatura completamente bianca, mascherina e paraurti in tinta, logo Italia ’90, la mascotte “Ciao” e i copricerchi decorati come i palloni da calcio dell’epoca. Esiste anche la versione Cabrio, ed è introvabile. Anche alcuni brand di lusso si sono voluti legare a questa mitica automobile, tra i primi c’è stato Sergio Tacchini, poi Alessi, di recente Trussardi. Alcuni sono modelli rarissimi e super ricercati dai collezionisti, controllate se i vostri nonni ne hanno qualcuno in garage, potrebbe valere qualche soldino.
E non dimentichiamoci la Panda Elettra, che negli anni ‘90 è stata una sorta di “esperimento” ecologico. Trattasi di un modello a motore elettrico con batterie al piombo. Ma dopo l’entusiasmo iniziale, si rivelò un flop a causa della scarsa autonomia e dei lunghi tempi di ricarica. Poi siamo arrivati noi con quella che conoscete tutti, la Panda Integral-e. Un altro esperimento, di soli due esemplari, commissionato dall’Esercito Italiano, è la Panda Torpedo. Si trattava di una vettura leggera ad alta mobilità su base 4x4, ma se ne persero le tracce a causa della fine dei finanziamenti.
E che dire della Seat Marbella? Allora, la storia è un pò complessa, vi basti sapere che all’inizio Seat e Fiat erano amici, poi hanno litigato. Se non fosse che all’epoca, metà della gamma Seat era rappresentata da modelli Fiat prodotti e venduti su licenza. Tra questi c'era anche la popolarissima Panda che dovette "trasformarsi" in un nuovo modello ribattezzato Marbella, per evitare di violare i diritti di proprietà intellettuale. A proposito di Seat, nel 1982 Papa Giovanni Paolo II, in occasione della sua visita in Spagna, si mosse proprio a bordo di una Seat Panda allestita a papamobile. Il pontefice avrebbe dovuto incontrarsi coi fedeli con la classica Mercedes 230G al Camp Nou di Barcellona e al Santiago Bernabeu di Madrid, ma venne giudicata troppo grande ed ingombrante.
Una curiosità: i primi a recensire la Fiat Panda nel febbraio del 1980 furono dei reporter di Quattroruote. Per farlo, però, rubarono letteralmente la macchina di due collaudatori ufficiali, notando il fatto che le chiavi erano state lasciate sul cruscotto. I giornalisti testarono con calma la vettura e poi la rimisero al suo posto, senza che i legittimi proprietari lo scoprissero: Lupin III scansati. Poi questa coppia di giornalisti ladri, arrivò a mettere il Pandino alla prova – tre anni più tardi e nella versione 4×4 – lungo le impervie strade dell’Islanda, dove il veicolo si comportò in modo esemplare nonostante la benzina difficilmente reperibile.
Delle vetture che sono entrate di diritto nella storia dell’auto e dei modelli che hanno segnato un’epoca grazie a soluzioni tecniche e stilistiche leggendarie, la Fiat Panda è quella che di più si avvicina al mito per tutte le tasche. Le prime pubblicità la definivano la grande utilitaria, e per gli spot televisivi se non ci fosse bisognerebbe inventarla, come dargli torto?E quindi, ancora tanti auguri cara Panda.
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