Mille Miglia, la corsa più bella del mondo
- 10/06/2024
- Angela Ceravolo
Enzo Ferrari l’ha definita la corsa più bella del mondo, e noi siamo d’accordo.Un motto dice che nelle vene dei Bresciani scorre benzina e non sangue, forse per questo i quattro moschettieri, Franco Mazzotti, Aymo Maggi, Giovanni Canestrini e Renzo Castagneto, si inventarono di fare questa corsa: Brescia - Roma - Brescia.Una corsa destinata a diventare leggendaria e conosciuta in tutto il mondo.Sono le 08.00 del 26 marzo 1927 quando l’Isotta Fraschini di Aymo Maggi e Bindo Maserati inaugura la leggendaria Freccia Rossa.
«Tra gli scopi della Mille Miglia c’è quello di dimostrare che, con le vetture normalmente in vendita, si può viaggiare sulle strade esistenti nel nostro Paese, a medie elevate con una certa sicurezza e regolarità… Il nostro compito è pertanto di conferire alla competizione una funzione tecnico sociale e, perché no, turistica.» Giovanni Canestrini nel 1927 spiega quale era l’intento della corsa. A vincere il primo anno fu una O.M. 665 Superba, guidata per 21 ore, 4 minuti e 48 secondi da Nando Minoja e Giuseppe Morandi, sono loro a trionfare e ad entrare nella storia, viaggiando ad una velocità media di 77km/h.
Il successo della coppa delle mille miglia fu immediato per tanti motivi. Dopo quattro edizioni, nella leggendaria edizione del 1930, Nuvolari e Guidotti, a bordo della loro Alfa Romeo 6C 1750 GS, rompono per la prima volta il muro dei 100 km/h di velocità media.Erano anni epici e le strade che attraversava la gara la rendevano avventurosa e dai paesaggi suggestivi.Nel 1938 ci fu un grave incidente che fece saltare la gara del 1939 ma gli organizzatori non vollero rinunciare e costituirono una sorta di circuito tra Brescia, Cremona e Mantova, che ripetuto nove volte raggiungeva la distanza originale, nacque così il Gran Premio Brescia delle Mille Miglia.
La seconda guerra mondiale decretò il secondo stop alla competizione, che poi riprese nel 1947 ma ponti distrutti, strade dissestate, benzina e pneumatici razionati e la produzione di auto che riprendeva a rilento la resero difficile da organizzare.Le otto edizioni dell’era moderna, dopo gli anni duri del dopoguerra, dal 1950 al 1957, videro la manifestazione assumere una tale importanza internazionale che contribuì alla ricostruzione della rete viaria del nostro Paese, nonché allo sviluppo del settore automobilistico.
Nell’edizione del 1955 Stirling Moss batté il record di velocità media 157,65 km/h, ma la corsa era diventata troppo pericolosa.Dopo la funesta edizione del 1957, dove persero la vita un pilota con il suo copilota e 10 spettatori, vennero abolite le gare di velocità su strada quindi la Mille Miglia dovette modificarsi.Usarono una formula, ancora oggi utilizzata per i rally, che prevedeva lunghi tratti per raccordare prove di velocità in circuito o in strade di montagna chiuse al traffico.Andò avanti così fino al 1961 poi giunsero gli anni dell’oblio.
A risollevare la situazione nel 1968 ci pensò l’Alfa Romeo, che per presentare la nuova vettura battezzata 1750 proprio in onore della mitica auto di Nuvolari del 1930, organizza un tour rievocativo per alcune vetture storiche.È il preludio alle edizioni moderne che iniziano ufficialmente nel 1982, dapprima con cadenza biennale poi, dal 1987, con cadenza annuale.La Mille Miglia diventa una gara di regolarità dove possono partecipare solamente vetture che hanno corso nelle edizioni dal 1927 al 1957.
Le vere protagoniste ora sono loro, le vetture, e attirano appassionati e collezionisti da tutto il mondo richiamando attorno al marchio iniziative collaterali che fanno vibrare Brescia per tutto il periodo della gara.La gara più bella del mondo torna e rimane grazie a chi ci ha sempre creduto a chi non si è fermato davanti alle difficoltà, alle chiusure e agli anni di oblio.L’Edizione 2024 della Freccia Rossa partirà da Brescia Martedì 11 Giugno e passerà da Torino, poi Viareggio, Roma, San Lazzaro di Savena per arrivare a Brescia Sabato 15 Giugno.Con quanti ci vedremo sul percorso?