C’era una volta la Huayra Lampo

Che questa non sia una Pagani qualunque, lo si capisce subito.Si chiama Lampo la one-off frutto della collaborazione tra Pagani Automobili e Garage Italia.
Così come un abito sartoriale anche la Huayra Lampo è un esemplare uno di uno che riesce ad esprimere al meglio il know how italiano in fatto di materiali e design esclusivo.Per quest’auto gli artigiani dell’azienda di San Cesario sul Panaro hanno lavorato per quasi due anni a stretto contatto con il team di Garage Italia. Il progetto inoltre ha visto coinvolti in prima persona anche gli stessi Horacio Pagani e Lapo Elkann.
Perché proprio Lampo? Tutte le loro auto hanno il nome di un vento. Noi abbiamo scelto il Lampo, un altro elemento della natura ricco di forza, preludio a qualcosa di inaspettato e sempre diverso. L’auto celebra i valori del dinamismo e della velocità, ponendo l’accento sui marcati contrasti cromatici e traendo ispirandosi da un modello degli Anni 50, la Fiat Turbina. La livrea di stampo futuristico dell’iconica concept car è un inno alla velocità e all’aerodinamicità, che ne esalta le forme sinuose e crea l’illusione ottica del movimento anche a vettura ferma. Il bicolore scelto per la Lampo va a riprendere fedelmente l’originale cromia della concept Fiat, con una sostanziale differenza rispetto all’originale: un gioco di tinte trasparenti, come del resto avviene sulle altre Pagani che mostrano la trama della fibra di carbonio pur mantenendo una finitura liscia. Per ottenere questo particolare effetto è stata messa a punto una nuova texture di fibra di carbonio che tende ad esaltare la luminosità della vernice.
Per realizzare questo modello, che rappresenta una rara eccezione rispetto alle nostre lavorazioni, si è intervenuti anche sull’aerodinamica della Huayra Lampo, derivata dal pacchetto Tempesta presente su Huayra BC: le nuove bocche frontali convogliano ancora più aria ai radiatori degli intercooler. Il risultato? Una maggiore penetrazione aerodinamica alla vettura e un incremento ulteriore delle prestazioni.
All’interno dell’abitacolo riusciamo ad apprezzare forse ancora di più l’unicità di questo progetto, con inserti in pelle (che riprende il bicolore della livrea) intrecciata a mano dagli artigiani torinesi di Foglizzo Leather, che rivestono plancia e sedili, ma anche volante e freno a mano, impreziositi da cuciture a contrasto.
L’auto, poco dopo la sua presentazione, è stata poi messa in vendita presso la concessionaria californiana Pagani Newport Beach, e dopo poco è stata acquistata da un cliente su cui ahinoi possiamo dirvi ben poco… E se qualcuno di voi è sicuro di averla spottata la scorsa estate per le strade di Montecarlo o nei dintorni, non si sbaglia. L’auto, oggi accasata a Miami, è stata una delle protagoniste di un tour Europeo on the road insieme ad altre supercar.
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