Baby you can drive my car: Le canzoni italiane che celebrano l'automobile

Sarà l’hype per il Festival di Sanremo, sarà che la musica ci piace quasi quanto i motori, sarà che non ci annoiamo mai ma abbiamo voluto raccogliere qui una rassegna di canzoni italiane che celebrano alcuni dei modelli più iconici di automobili del passato e del presente. L’occasione è proprio quella della 73ᵃ edizione del festival della canzone italiana, che si svolgerà dal 7 all’11 febbraio, e quale miglior pretesto per sottolineare e rimarcare il legame che connette il mondo dell’automotive con quello musicale? Ma andiamo per ordine. Per quanto riguarda le canzoni in gara, la prima volta che la parola auto compare al Festival risale al 1964 nel brano Sole pizza e amore di Aurelio Fierro e Marina Moran: “Lascia tutto per favore, prendi l’auto in poche ore, arrivare qui potrai”. Solo una parola ma molto significativa, perché proprio in quegli anni l’auto comincia a diventare un vero e proprio simbolo di libertà. Sempre rimanendo all’interno della competizione sanremese esempio più recente è Rolls Royce di Achille Lauro, presentata nell’edizione del 2019, ispirata a una frase di Marylin Monroe. La canzone è un vero e proprio invito a vivere senza limiti come gli artisti e le rockstar citate nel testo: “Rolls Royce, Rolls Royce, Voglio una vita così, Voglio una fine così, C’est la vie”.
Se ci svincoliamo poi dalla gara canora le citazioni diventano innumerevoli. Giorgio Gaber racconta di una serata romantica e particolarmente elegante, che merita un’automobile all’altezza, con capotte in color grigio perla e il fregio sul radiatore. È la Torpedo Blu del 1968: “Una vera fuoriserie, come senz’altro sei tu”. Tra i cantautori milanesi anche Enzo Jannacci ci regala uno dei suoi testi più divertenti e ispirati, Balilla, cantato rigorosamente in dialetto, in cui riesce finalmente a mettere da parte i soldi per comprare la tanto desiderata auto. Nonostante i rincari della benzina, Paolo Conte canta la comodità di un giro con La Topolino amaranto decappottabile: “Meglio che tu apri la capotte e con i tuoi occhioni guardi in su. Beviti sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto e corre con noi”. Nel 1973 tutti gli amici dell’iconica Loredana Bertè invece guidano una normalissima Porsche, mentre lei sogna di guidare una Mercedes cabriolet rosso fiammante a cui dedica il pezzo Mercedes-Benz.
Impossibile non menzionare poi Lucio Dalla e il suo album del 1976 Automobili in cui sono raccolti brani come Il motore del 2000, colonna sonora dello spot della Fiat Uno Fire 1992, Nuvolari, dedicata al grande pilota mantovano, e Mille Miglia. Lo stesso Dalla nel 1996 compone anche il brano Ayrton, in memoria del pilota scomparso tragicamente a Imola.
E poi ​​Rino Gaetano che elogia L’operaio della Fiat, Domenico Modugno La milletrè ed Elio e le storie tese che con un calembour linguistico spinge a sfidare la capacità di carico della Fiat Cinquecento. Non mancano poi nella rassegna artisti contemporanei come i trapper Capo Plaza e Sfera Ebbasta che si uniscono in un featuring dal titolo Tesla in cui i temi clou sono quelli tipici del genere (soldi, potere, donne). Canzone rap di stampo classico è invece Lamborghini di Gue Pequeno, sempre in feat con Sfera Ebbasta. Sappiamo che questa rassegna potrebbe continuare per molto ancora ma aspettiamo il Festival sperando di aggiungere titoli alla nostra playlist.
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