The Ice St. Moritz: La classe non è acqua, è ghiaccio

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No, il tema di questo articolo non sarà la musica anni ‘90, tantomeno la wave revival che caratterizza quegli anni.
Qui si parla di ghiaccio e nello specifico del lago ghiacciato di St. Moritz che anche quest’anno ospita The ICE St. Moritz., il Concorso di Eleganza automobilistica più atteso dell’Engadina.Il 23 e il 24 febbraio il ghiaccio del lago, di solito luogo di corse di cavalli e match di Snow Polo, si trasformerà in un vero e proprio museo a cielo aperto in cui protagoniste saranno opere d’arte su quattro ruote provenienti da tutto il mondo.
Venerdì 23 febbraio sarà dedicato all'esposizione statica: i proprietari presenteranno e racconteranno le vetture al pubblico e ai media mentre la giuria avrà l’opportunità di analizzare le auto.Sabato 24 febbraio sarà dedicato alla parte dinamica: fulcro della giornata è infatti la sfilata sul fondo ghiacciato in cui i proprietari dovranno sfidarsi tra loro trovando la giusta armonia tra velocità, eleganza e movimento.
Le categorie in concorso sono quattro:
  • Barchettas on the Lake, le auto da corsa biposto, ribattezzate per la prima volta da Giovanni Canestrini in riferimento alla storica Ferrari 166 nel 1948.
  • Open wheels, monoposto degli anni ‘50, ‘60 e ‘70, concepite per la guida su pista e in cui l’ingegneria meccanica è in perfetta simbiosi con la bellezza delle forme.
  • Concept Cars & One Offs, esemplari unici nati da menti visionarie, oppure realizzate su misura secondo il gusto, il carattere e la personalità del proprietario;
  • Icons on Wheels, vetture emblematiche piene di classe e fascino senza tempo
L’edizione 2024 seguirà quindi il suo schema classico, consolidato ormai dal successo di una formula che sembra soddisfare sempre gli appassionati di auto classiche (e non solo).Ogni anno infatti la kermesse diventa motivo per riunirsi e vivere un’esperienza alternativa nella stagione invernale: per un fine settimana la località engadinese si trasforma in un parco giochi a cielo aperto per la gioia di collezionisti, appassionati di auto, design e lifestyle.
Ma da dove viene l’idea di esporre delle auto meravigliose in un luogo mozzafiato?L'ICE è stato concepito a metà degli anni '80 e affonda le radici nella simbiosi senza tempo tra St. Moritz e la magia invernale del suo lago ghiacciato.Natura, esclusività, sport, lusso, divertimento ed eccitazione: tutti gli elementi più caratteristici dell'atmosfera della località svizzera trovano incarnazione, oltre un secolo fa, in uno degli eventi più iconici del calendario di St. Moritz, la gara di skeleton Cresta Run.In occasione del centenario dell'evento sportivo, nel gennaio 1985, un gruppo di membri britannici della competizione, guidati dallo scozzese Keith Schellenberg, celebrano l'evento guidando per la prima volta alcune auto, le loro Bentley tourer d'epoca, sul lago ghiacciato.Per il famoso manager del marchio automobilistico Marco Makaus, presente in quel lontano giorno di gennaio, assistere a quella scena è una rivelazione.L'immagine di quei veicoli iconici che si stagliano con le loro livree colorate sullo sfondo della distesa bianca, il contrasto tra il clima invernale e le linee “estive” delle vetture scoperte, il contrasto tra il dinamismo dei motori e l'immobilità delle forme glaciali: tutto questo accende la sua immaginazione.
Quella che all'inizio era solo una visione diviene un obiettivo: per decenni le autorità locali e internazionali discutono la possibilità di trasformare l'idea di Makaus in realtà.
L'inverno 2019 è il banco di prova per un'edizione dimostrativa dell'ICE St. Moritz.
La formula possiede già, in versione abbreviata, le caratteristiche che avrebbero caratterizzato le edizioni successive.Dopo due anni di attesa a causa Covid, la prima edizione ufficiale ha finalmente luogo nel febbraio 2022. La risposta in termini di affluenza, risonanza mediatica e soddisfazione dei partecipanti è la migliore dimostrazione che anche il ghiaccio può bruciare se riscaldato da una genuina passione.
Ed è quello che continuerà a succedere d'ora in poi, anno dopo anno.
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